Le reti di scopo: benefici organizzativi e culturali (tavola rotonda per dirigenti)

Di cosa parleremo

Gli accordi di rete tra istituzioni scolastiche rappresentano oggi una modalità organizzativa proficua sia per il coinvolgimento dei soggetti esterni che per il miglioramento dell’offerta formativa del territorio. Grazie alla costruzione di un ecosistema innovativo, le scuole in rete possono infatti collaborare per la gestione di molte attività istituzionali, allo scopo di rafforzare le proprie competenze in ambito scolastico e svilupparne di nuove, di gestire e superare le criticità e condividere l’esperienza delle altre scuole partecipanti con l’intera rete.

Le reti di scopo, previste dalla legge 107/2015, rappresentano un’opportunità di crescita per tutte le scuole aderenti: nella nota 2151 del 7 giugno 2016, nella quale sono state fornite le Indicazioni per la formazione delle reti, si legge, infatti, che «si costituiscono spontaneamente tra le scuole, anche oltre l’ambito di appartenenza, per il perseguimento di precisi scopi che trovano riscontro nelle priorità individuate per il territorio dell’ambito o in più specifiche esigenze locali e/o nazionali».

Ma in che modo viene stipulato l’atto formale di costituzione di una rete di scopo? E quali sono i vantaggi di questa specifica cornice istituzionale? Perché la sua funzione rappresentativa e di regia è così importante per le finalità formative, innovative e culturali del territorio?

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