L’educazione interculturale: un nuovo sguardo sull’accoglienza dei NAI
Una nuova tavola rotonda per dirigenti e insegnanti dedicata all’educazione interculturale a scuola, con un focus particolare sulle misure di accoglienza per le studentesse e gli studenti ucraini.
lunedì 24 ottobre 2022
Di cosa parleremo
L’espressione educazione interculturale è entrata nel sistema scolastico italiano piuttosto recentemente, a partire dagli anni Novanta. Tra le varie definizioni, è la dichiarazione di Maastricht del 2002 a chiarire la sua natura: «è un’educazione che apre gli occhi ai cittadini sulle realtà del mondo e li impegna a partecipare alla realizzazione di una società più giusta e più equa un mondo di diritti umani per tutti». Un aspetto importante da sottolineare è che questo approccio pedagogico non si esaurisce nelle misure di accoglienza degli alunni stranieri a scuola e degli alunni non italofoni in Italia, conosciuti anche come NAI, ma si estende alla complessità del confronto tra culture, anche e soprattutto attraverso l’arricchimento linguistico.
Quali sono dunque le modalità di inserimento degli alunni non italofoni nel sistema scolastico italiano? Come portare l’educazione interculturale in classe e all’interno dei percorsi didattici? Perché è importante per il docente conoscere le basi della pedagogia ucraina per creare in classe un clima sereno e migliorare la dimensione relazionale?
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Docente e formatrice specializzata in divulgazione digitale di lingua e cultura ucraina e russa.
Organizzazione senza scopo di lucro guidata, dalla sua nascita nel 2001, come Consorzio Gioventù Digitale, dal professore emerito Tullio De Mauro.
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